Ezio Mauro è un giornalista italiano che non ha paura di dire e scrivere tutto quello che pensa. Scopriamo di più su di lui.
Il profumo della carta stampata l’ha sempre trovato irresistibile, e fin da quando era piccolo si divertiva a creare delle storie tutte sue: stiamo parlando di Ezio Mauro, giornalista italiano che nel corso della sua carriera ha ricoperto il ruolo di direttore di alcuni dei quotidiani più importanti in Italia come ad esempio La Repubblica e prima ancora La Stampa. Ma cosa sappiamo sul suo conto? Scopriamo le principali informazioni sulla sua carriera e sulla vita privata del noto giornalista.
Ezio Mauro, chi è: biografia e carriera
Classe 1948, Ezio Mauro è nato a Dronero, in provincia di Cuneo in Piemonte, il 24 ottobre sotto il segno zodiacale dello Scorpione. Com’era Ezio Mauro da bambino? Precisamente non possiamo saperlo, ma sicuramente un vero e proprio rivoluzionario come poi si è dimostrato in campo professionale.
Il suo ingresso nel mondo dell’informazione è avvenuto nel 1972, quando ha cominciato a collaborare prima per la Gazzetta del Popolo di Torino, nei cosiddetti anni di piombo, occupandosi soprattutto di terrorismo.
Nel 1981 è passato a La Stampa ottenendo il ruolo di inviato speciale e di responsabile della politica Interna. Sette anni più tardi è passato a La Repubblica ed è volato a Mosca, diventando corrispondente.
Nel 1990, Mauro ha fatto ritorno nella redazione de La Stampa, nel ruolo di condirettore prima e, a partire dal 1992 (e fino al 1996) di direttore.
Successivamente, ha sostituito Eugenio Scalfari alla guida de La Repubblica, direzione che Ezio Mauro lascia nel 2016, diventando però editorialista per lo stesso quotidiano.
Nel novembre 2019, inoltre, Mauro ha deciso di presentare il suo docu-film dal titolo 1989. Cronache dal muro di Berlino, realizzato in collaborazione RaiCinema e Stand By Me, dove ha deciso di ripercorrere quegli anni attraverso interviste e testimonianze non solo di esponenti politici ma anche di persone comuni.
Nel mirino delle Brigate Rosse
Negli anni di piombo, quando Ezio Mauro si trovava all’inizio della sua carriera da giornalista, aveva cominciato già a farsi i primi “nemici“. Alcuni suoi articoli, legati al terrorismo nero, non vengono ben accolti e così per tantissimo tempo è stato pedinato da Patrizio Peci, brigatista rosso.
Basti pensare che nel 2018, Ezio Mauro ha curato una web series, in 10 puntate, sul Caso Aldo Moro, un vero e proprio viaggio che si è sviluppato nell’Italia del 1978 tra interviste e ricostruzioni su quanto accaduto.
La vita privata
Se la sua professione è ben nota a tutti, sulla vita privata di Ezio Mauro non abbiamo moltissime informazioni. Sappiamo che il giornalista è stato sposato, ma non conosciamo il nome della prima moglie e neanche perché sia finito il matrimonio.
Successivamente, Ezio ha incontrato un’altra donna che è diventata la sua compagna e da cui ha avuto anche un figlio. Ma anche di questa compagna non abbiamo alcuna informazione.
A causa del suo lavoro Ezio Mauro è stato costretto a cambiare spesso città e abitazione. Da Torino a Roma passando per Mosca, dove è stato il corrispondente per La Repubblica, prima di rientrare in Italia per dirigere prima La Stampa e successivamente proprio La Repubblica, dal 1996 al 2016.
Le curiosità su Ezio Mauro
– Si considera un vero e proprio moralizzatore.
– La passione per il giornalismo è scaturita da quella che ha sempre avuto per la scrittura.
– Ha sempre riservato parole dure a Silvio Berlusconi e ai suoi governi, al punto da dedicare, nel 2009, una rubrica sul suo quotidiano dedicata alle domande critiche all’allora premier.
– Ama il mondo della radio ed è stato ospite di Deejay Chiama Italia con Linus e Nicola Savino.
– Da ragazzo ha frequentato la scuola dei Salesiani.
– Ha scritto diversi libri nel corso della sua carriera giornalistica. Ecco alcuni titoli: L’anno del ferro e del fuoco. Cronache di una rivoluzione (2017), Aldo Moro. Cronache di un sequestro (2018), Liberi dal male. Il virus e l’infezione della democrazia (2020), Lo scrittore senza nome. Mosca 1966: processo alla letteratura (2021).
– E’ stati insignito nel 2018 dell’onorificenza di cavaliere della Legion d’onore francese.
– Il giornalista ha un profilo su Instagram, non molto seguito, dove commenta le principali notizie e posta i suoi editoriali.